Il Punto del Prof.

Un film già visto. Fila via liscio il primo turno dei play-off. Senza emozioni ed eliminazioni eccellenti. E' valsa la legge del più forte e le prime quattro teste di serie sono approdate alle semifinali. Forse la stagione regolare aveva regalato troppe emozioni. C'era bisogno di rifiatare e ancora non era il caso di riccorrere al classico asso nella manica. Ma quantomeno ci saremmo aspettati un brivido, una scossa, per non dire un colpo di scena. Solo i Culatelli B&W sono andati vicini a sovvertire il pronostico. Dopo l'1-1 interno, hanno dominato in lungo e in largo il ritorno, ma la presunzione di mister Tani è stata fatale. Va bene andare all'attacco, ok le tre punte, ma concedere un giocatore in una fase così delicata della stagione, proprio no. Così, retto l'urto delle stoccate di Astori e Calaiò, Machetti ha innalzato le barricate e portato a casa uno 0-0 che vale oro. Anche Mulatto non è andato oltre uno scialbo pareggio interno a reti bianche, ma Daglialguelfo non si è mai reso pericoloso. Al contrario di Tani, Monciatti è stato fin troppo timoroso e ha pagato a caro prezzo l'atteggiamento rinunciatario.

Le reti non sono mancate invece nelle altre due sfide. Sfortunatamente per gli spettatori, lo spettacolo è stato a senso unico. Così, dopo aver vinto all'andata, SS Vai Elfuccio e Arrigadò Giallone si sono ripetuti nel ritorno. L'AC Tuttorosso per la verità ci ha provato a controbattere i frombolieri di Papini, ma Barreto dagli ultimi metri ha fatto nuovamente cilecca. Lecito chiedersi come mai Nerli e Venturini si siano ostinati ad affidare ancora a lui un compito così gravoso. Chi sembra reggere bene la pressione è invece Totò Di Natale, ancora a segno, che ha permesso ad Arrigadò Giallone di estromettere i campioni in carica di Nina Hartley dal torneo. Impossibile per Debolini contrastare lo strapotere offensivo degli uomini di Granai, davvero straripanti. Alla squdra regina del 2009 va dato il merito di aver lottato fino all'ultimo minuto per difendere lo scettro. Niente da fare, i più forti vanno avanti. Siamo alla resa dei conti: è arrivato il momento di tirare fuori gli artigli. Intanto, noi ci sediamo comodamente in poltrona, pronti a gustarci lo spettacolo. Sempre che ci sia.