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Il Punto del Prof.


In questi anni ne abbiamo sentite di tutti i colori sul suo conto. Non passa un giorno che qualcuno non gli rivolga contro un impropero, anche quando non c'entra niente. Nei sondaggi del più merda è ripetutamente in testa. Lui controbatte facendo spallucce e, fregandosene di tutto e di tutti, riesce a risalire la china anche quando le speranze sembrano finite. Non a caso lui è "quello che si salva sempre", come ripete acidamente chi lo conosce. Proprio così', anche stavolta, è uscito indenne quando era dato per spacciato. E lo ha fatto alla grande. La doppietta di Acquafresca lo aveva messo alle corde. Un uno-due micidiale. Il ginocchio era a terra e l'arbitro aveva iniziato il conteggio. Però, tra 1 e 10, la distanza è troppa per pensare di chiudere i conti con lui al primo colpo.
Eccolo quindi fare leva sulle gambe e rialzarsi. Iniziare a roteare le mani e infilare, uno dopo l'altro, una seguenza micidiale di colpi. Miccoli, Vargas e Vucinic sono arrivati come un ciclone, travolgendo un Tuttorosso con la bottiglia di champagne in mano. Il tappo non era ancora saltato, ma Nerli e Venturini pregustavano già il colpaccio. Purtroppo per loro, le pene non erano ancora finire. Barreto, cecchino infillabile e punto di forza per tutta la stagione, falliva miseramente l'occasione di accorciare le distanze, bruciando praticamente la possibilità di passare il turno.
Chanche ridotte al lumicino anche per Daglialguelfo, che contro Mulatto ha sbagliato la formazione perdendo 1-0 in casa, e Nina Hartley, sconfitta da Arrigadò Giallone. Per la verità, se Zaccardo non si fosse dato la zappa sui piedi, il risultato poteva essere anche più ampio. Un boccone troppo amaro da mandare giù per i campioni in carica, troppo arrendevoli tra le mura amiche e con un attacco inconsistente. Qualche speranza in più di accedere alla fase successiva la avranno i Culatelli B&W, fermati sull'1-1 da Robe di Panna. Un pareggio giusto, perchè Ronaldinho e compagni hanno saputo rispondere al momentaneo svantaggio, trovando la parità con Kolarov.
Tutto può ancora accadere, ma la semplice impresa non basta più. Quindi addio caro e vecchio 100%, per sovvertire la legge del più forte, bisogna spingersi oltre.

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